Al padre celeste
M'appresto a compiere
gli ultimi lavori nel giardino,
or che l'inverno è più vicino
e soffia l'algido fiato
sul collo.
Metto a dimora
le piante delicate
le altre le rivesto
con tessuto trasparente
a beneficiar
degli spicchi di sole
a difender così le radici
dal gelo incombente
nei chicchi di brina lucente.
È un operazione delicata
necessita di pazienza
che compio con amore
essendo della natura innamorata.
Questo mio gesto
a te mio DIO, mi fa pensare...
anch'io son come una pianta
che dell'inverno subisce il rigore
non ho qui in terra
chi mi ami così tanto
da costruire per me una serra
a proteggere il mio cuore...
in crisi di tristezza
spesso m'abbandono,
pane d'azzimo il mio quotidiano,
ma tu, Signore, sei la mia forza,
rivesti col tuo amore
la mia pianta, soffi vento di speranza
a tener lontano il freddo a gelarmi cuore.
Certa di questo, non mi manca il sorriso,
pur soffrendo mi par d'esser in paradiso.
Tu Padre, che ami tutti in modo eguale,
mi fai sentire unica, speciale.
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