Solo andata

Vai a chiamarla,
è giù in strada che osserva i passanti,
digli che può salire
io sono pronto,
tu porta fuori il mio bagaglio,
lasciami sul tavolo di cucina un bicchiere col vino vecchio,
quello che sai,
quello dell'addio.

Solo per me,
lei non beve.

Quando sarò partito
prendi ciò che ti spetta,
è nella borsa sul camino
chiudi porte e finestre
e libera i fantasmi,
perché più nessuno
dovrà abitare questa casa,
da oggi è maledetta.

E vattene,
chiudi veloce il portone dietro di te,
corri via
dimentica di avermi conosciuto
e quello che qui è successo.
Composta venerdì 9 dicembre 2011

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    Commenti

    3
    postato da , il
    Credo che un poeta  di qualunque livello esso sia, meriti se lo si vuole una critica al suo componimento. O non è questo lo scopo del forum??????
    2
    postato da , il
    Posso scrivere i versi...
    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Scrivere, ad esempio: La notte è stellata,
    e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.
    Il vento della notte gira nel cielo e canta.
    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Io l'amai, e a volte anche lei mi amò.
    Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
    La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
    Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
    Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
    Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
    Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.
    Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
    E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.
    Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
    La notte è stellata e lei non è con me.
    È tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
    La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
    Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca. Il mio cuore la cerca, e lei non è con me. La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
    Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.
    Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
    La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
    D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
    La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
    Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
    È così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.
    Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
    la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
    Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
    e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.
    ...Pablo Neruda...
    1
    postato da , il
    Ma non posso chiamarla
    Lei non ti aspetta più
    Lei è caduta nel vizio a causa di te

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