C'era una volta
C'era una volta un uomo, che d'amore una donna rapì.
C'era una volta una donna, che d'amore quell'uomo colpì.
Identici erano, nella loro stravaganza;
insieme, felici, l'infinito in una stanza.
Ma sotto triste stella quell'amore era nato:
di lì a poco, un oceano di distanza l'avrebbe assassinato.
Alla partenza, lacrime e promesse,
e dopo tre mesi ancor parea reggesse.
Ma un giorno qualcosa cambiò.
"Non ce la faccio", disse il telefono, lui la lasciò.
Aerei, treni, taxi: lei l'oceano superò.
Finì.
Lei ancora lo ama, lui chissà,
l'Atlantico è tornato a tagliarli a metà.
Ma lei, presuntuosa, spera col suo gesto
di aver fatto capire che amor non è un pretesto.
Che non è un gioco, non è leggerezza,
che fa di tutto pur di quella carezza.
Che non è facile, non è scontato,
non vede distanze, né oceani, né stato.
Che è coraggio, che è sintonia.
Che è sì ragione, ma anche follia.
Composta venerdì 2 dicembre 2011
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