Il pagliaccio delle stelle
Mi abbracci così,
mi tieni stretta fra un braccio e la pancia.
Il tuo respiro è forte,
la tua mano calda.
Non sembri tu,
non sembri l'uomo che conosco.
Sei un pagliaccio,
buffo, alto, dai capelli scuri.
Dov'è il tuo naso rosso?
Dove sono i tuoi calzoni verdi e le tue bretelle?
T'immagino sospeso nello spazio,
fra una stella e la luna, disegnare nel cielo nuvole divertenti.
I tuoi occhi, i tuoi sorrisi, i tuoi baffi pungenti,
dove sono andati?
Adesso, sei tu ad avere la vestaglia bianca e poche parole fra la pelle e l'anima.
I tuoi sogni si sono affievoliti,
i tuoi bambini ti stanno aspettando, pagliaccio,
ma i tuoi piedi non ballano più.
Tra le stelle e la luna,
i tuoi sorrisi brilleranno, pagliaccio!
Buffo, buffo pagliaccio che di tristezza non conoscevi il volto
Fin quando non si nascose tra le tue lenzuola.
E mi abbracci e mi stringi e mi dici:
"è ora di andare" ed io sono rimasta a guardare,
i tuoi occhi verdi, i tuoi piedi magri, le tue mani grandi,
fino a quando non si sono trasformati in un buffo pagliaccio immobile.
Composta lunedì 5 dicembre 2011
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