L'amore libero
Scriverò del mio peccato sociale,
grave, pesante e intollerabile
di trasgressione libera.
Esso mi alienava al mio stesso animo e confidenze
perché dannose alla morale prammatica.
Rimane però dolce il ricordo di quando amante
mi saziavo con ore di piacere, persino di felicità.
Ho dato voce all'eco dell'anima,
quando da innamorata contemplavo le stelle e aspettavo i desideri.
Il cielo stellato sopra di me,
la legge morale dentro di me.
A chi o che cosa avrei dovuto obbedire?
Ho scritto ricordi e pensieri
riempiendo nuoti che avevo lasciato incastrare con il retrogusto che la memoria aveva tracciato
come linfa che scorre,
come ribellione o rivalsa;
Quella che toglie le forze e resta lì alla ribalta.
Luce definitiva
Che ora riconosco mia
Che seguo,
vedendola entrare nei miei occhi socchiusi,
inusitato privilegio,
adagiandomi alla morte.
Per qualcuno giustizia, per altri orrore.
Per me stessa castigo e misericordia.
Composta domenica 27 novembre 2011
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