Coperta d'amare
Ombra, in resister luce, insisteva sottesa in cono d'uscio aperto, di cui presa ferma su maniglia, come timoniere la randa, ponea governo sì che gioco fosse fermo.
Attesa, di prezioso gusto, elencava in luce profondità di stanza da pavimento a letto.
Mare a raggiunger battigia, che indugio d'ombra disegnava coperta, a lui dava tempo di scriver versi di cui solo cura d'occhi provvedeva ricordar senza azzardo di scrittura.
Coperta mare, a divenir di schiuma lenzuolo, come onda prima d'infrangersi, mirava a schiena nuda d'argento e linea di seduzione accompagnava sguardo da nuca a reni dove Arte natura posa indici, giocando, sì che di fossette resti ricordo.
Geloso dei suoi occhi, a saper di Lei il nudo sonno, come a completare quadro, indugia sui capelli, il profilo del viso e poi il solco d'anca, in accenno, che di ginocchio suggerisce richiamo a seno.
Ombra, di preziosa attesa in elencar luce di Lei il nudo, parea non donar colore sì che argento, del quadro, fosse dono ed opera.
Mano, di poeta scrittura, dell'uscio governava spiraglio che coperta restasse mare.
Occhi, di marinaio timone, d'argento ombra scrivevano strofe sì che sonno restasse nudo.
Composta lunedì 8 agosto 2011
dal libro "Dieci anni di PensieriParole" di PensieriParole Staff
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