Ore 8, forse più tardi
Ricercando il profumo della tua pelle,
le tacite dita s'avventurano
nel labirinto di stoffa ancora disfatto.
Amorosa accidia di conservare
l'effimerità dei sogni, nascosti
alla notte dal sottile spessore
di tende arabescate,
nell'eternità del tempo
che affida al vento l'odioso compito
di disperdere nel caos del nascente giorno
il lento gocciolare dei nostri baci.
I miei occhi si chiudono
rileggendo le promesse pronunciate
a voce bassa di cui sono impregnati
i tuoi capelli ancora arruffati.
Tenace immaginazione
nella fallibilità della memoria,
tiranno che ad ogni secondo sfuma
l'abbraccio dei nostri corpi.
Competere con la fiamma della candela,
nostra sola luce in questa notte,
nella perenne sfida con l'eternità.
Sorridere della facile vittoria.
dal libro "Dieci anni di PensieriParole" di PensieriParole Staff
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