Anche a Natale... Io lavoro.
Acerbo di mente nel sonno sveglio la notte alle due
dall'ululare parkinsoniano mesto s'alzano i dolori.
In giro alla ricerca di un po' di pace vado, cerco
e trovo in un prato le margherite le più bulbose
non più per giocare con i petali del fiore per colorare
la mia gioventù al gioco del m'ama non m'ama,
per la manna di gustare il sapore del suo bulbo
la mamma della camomilla la migliore prelevo
per bere la tisana della tranquillità interiore.
Fa amare con occhi languidi il paesaggio
per vivere sopravvivendo al fine
sofferente che offre scene di vita triste
così svio nella solitudine salvo i colori belli
li lavo, li profumo e li vesto con le mie fantasie
nel sogno allontanandoli dalla mia cupa realtà.
Anima! I fiori con i colori belli li consegno a te
per te... che sempre più buia puzzi d'incenso
e, inconsciamente percorri la stessa strada rancorosa
da tempo barata d'estrema unzione asfaltata
lunga da arrivare inesorabile alla solita lontananza
che ci frega la vita privata dell'anima con la morte nel corpo.
Anima!
Potevi girare ai molti incroci per improbe prospettive
ti allunghi la vita solo per bellissime e degne emozioni.
se poeta son tuoi ricordi in poesia emozioni desiderate.
Forte!
La dignità impone la parola in questa realtà
mi nvita a proseguire i mirati eventi assaporano
i densi sentimenti che si consumano carboni ardenti
sulla graticola mette fuoco: Aria d'onesta diventa
polvere gassosa palpabile al vento invisibile che
vuole andare... come normale scorre la vita via
così lo vuole per tutti la natura.
Nella tua immensità
ooh Dio ne ho necessità,
drogami! La fede con intensità
rendimi l'io folle incosciente nullità
la volontà che svia,
ha la forza giusta per reagire all'infinito...
il suo amore per la vita.
Composta mercoledì 14 dicembre 2011

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