Incasso con dignità
Incasso con dignità! Signore,
l'estremo vivere da te attribuito
non per scelta ti scrivo con attrito
dalla cupa tomba la poesia del mese.
Con la tristezza sono viscide parole coese
nella solitudine che il cuore dal sogno tese
aride immortali pene che l'anima arrese
per un Dio, con emozioni poi il suo corpo pose.
La giovinezza presa con l'alloro della vecchiaia
presto per malattia tardi condusse l'esistenza
al cimitero morto da fantasma vive sazio
per descrive memorabili eventi inchiostrati
di ricordi raccontati con il nero dell'anima.
Il suo inferno! Vissuto è verità su poesia.
Anche se osò scrivere delle inutili prose
compatite peggio di ridicole poesie d'osè
comprate in edicola con mani rafferme prese
per arrossire la solitudine... delle rose.
Composta mercoledì 14 dicembre 2011
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