A Palmi
Come sangue che scivola
nelle vene infiammate di passione,
così il mio respiro era travolto
dalla luce e dal sapore di quell'aria.
Sovrana, una strada per quelle vie
prorompeva le mie idee,
mentre solingo m'inoltravo
in un vento d'oriente
che carezzava le teste dei pescatori.
Oh, mare che sai di me
e dei miei più nobili sospiri,
tu, Pietrenere che sali per sempre
nelle vene di un uomo cresciuto
tra le grida della Costa Viola.
Come il sangue scorre
e non ha pietà del tempo, così
adesso il mio respiro non prova
pietà né rancore pei ricordi d'oltremare.
E vive la luce effusa di vicoli, o Leonida,
del tuo centro ormai storia
anche per la mia pelle.
Composta domenica 8 gennaio 2012
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