Ipomea
Lungo la strada trovai per caso un'ipomea,
mi avvicinai incuriosito, studiandola da ogni lato,
rimasi sbalordito, affascinato,
conquistato dalla sua semplicità,
e ho capito che era speciale,
che avrei fatto del mio meglio per conservarla,
proteggerla, tenerla stretta,
perché era degna di tali premure,
perché possedeva tutta la mia attenzione,
perché la sua bellezza era evidente,
e i suoi colori convivono armoniosamente,
adesso, tra le mie dita, tra le mie mani,
ispirando sorrisi che sfidano ogni male,
ancora, tra i mie pensieri, tra i miei ricordi,
regalando una serenità non più surreale.
Riesci a sentire quel vento imminente?
è il tempo che annuncia la sua vendetta,
deciso a soffiare via la tua presenza,
svuotando le mie mani senza clemenza,
la felicità ha superato il limite concesso,
i colori della tua essenza, perplesso,
rimango inevitabilmente a contemplare,
sempre più distanti e confusi,
ora appartengono ai colori del paesaggio...
Illudendosi il vento si ritirò,
ignaro delle precedenti affermazioni,
perché quell'ipomea è speciale,
merita di essere ritrovata e raccolta,
finché il tempo non si arrenderà,
finché il vento non smetterà di soffiare.
Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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