Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

Autoritratto

Nacqui in un mattino di luce
a odore di sudore e fucili
in una casa con larghi scalini
e un forno a legna senza pane.

Da bambino mi nascondevo nel camino
per uccidere fantasmi di paura
con occhi di fame e barba oscura.

Mi feci fanciullo servendo le signore,
studiando e sognando col cuore.
Gli anni passavano giocando
ascoltando il bosco e il pianto.

Le montagne e le gialle ginestre
curavano le mie ferite.
Mi feci amico di uccelli e funghi
scendendo a lavarmi alla fiumara.

Andai nelle Puglie a dodici anni,
strano mondo per un montanaro:
la pianura mi sembrò senza occhi
e il cuore rimase a Cirigliano.

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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

    Commenti

    2
    postato da , il
    cara margherita 1 ti ringrazio per avermi letto e se ho suscitato sentimenti nel tuo cuore ne sono contento. la poesia ha anche questa commozione intima.
    1
    postato da , il
    caro giuseppe, grazie per questi acquarelli, nel leggere sento tutti gli odori del bosco, di casa, di passato, inoltre l'amore per la tua terra mi commuove. Voto la tua poesia, perchè da semplice diventa bella
    senza giri di parole o effetti speciali per stupire. ciao

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