Anima
Ero fermo lì, immobile
Brividi di piacevole dolore accarezzavano le mie carni:
come se una spada di solo cristallo e dalle punte dorate scendesse a capo fitto sotto la mia pelle,
ed io offuscato dalla sua bellezza e dal suo bagliore,
non potevo non desiderare il proseguo di quell'elegante e sublime atto.
La sua luce mi penetrava e il suo tocco,
il suo tocco diventava man mano possessore dei miei sensi;
il suo calore bruciava in unisono con le mie voglie,
pura e mistica alchimia.
D'improvviso toccò le mie labbra,
una forte esplosione di luce partì dai miei occhi,
e mi resi conto, in un solo istante,
come in un veloce riflesso di uno specchio in fuga,
che ero lì, fermo.
Immobile innanzi alla mia anima,
a colei che è padrona del mio corpo, delle mie emozioni e dei miei desideri.
Io e lei
Io davanti a me stesso in un incessante fluire di pensieri, paure, voglie.
Un aumento incredibile di voglia di esistere, voglia di vivere!
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