Inquietudine
Non ha tono questo mio correre senza respiro.
Vuoi le mie impronta
la mia parte fragile.
Nascondo le mani in guanti di sole.
Cerniere di parole
aprono la letargia del mio cuore.
Non torna indietro il perdono,
squarcia il petto e trema.
Non è freddo
né dolore
è che non patisco.
Tutto l'odio si traveste da inerzia
Distruggerei la notte se fosse lei a eclissare la luce,
soffocherei i sogni se fossero loro a far tormento.
Inquietudine
immenso respiro...
Butterei via giù tutti i muri
che isolano dal mondo.
È lenta e funebre
L'età che non so onorare,
nauseante e vigliacco concetto
di chiudersi in lacrime codarde.
Non so tenere segreto l'impeto
che ha rubato il calore.
Non so dire Amen.
Ridono delle mie incertezze
Non ho più doni
solo un volto sbiadito che non riconosco.
Non svaga più la bambina
tra le rose bianche.
Non ride più il clown tra la gente.
Devo destarmi e non disamarmi.
Emarginati momenti di plastica
periranno con naturali stimoli
come fiori sull'asfalto che non vuoi.
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