Il tempo del tempo
Sferragliano le lancette
arse dalla ruggine del tempo.
Come treno senza freni
ha preso la rapida discesa,
sbanda, si inclina, si riassesta
sui binari sgangherati.
Fermate questo tempo
che non ho più tempo.
Le mie gambe ancora salde
corrono, ma a nulla possono
contro il vento che spinge le ore.
Datemi tempo quanto basta
per fare in tempo:
per mangiare a Giugno albicocche mature,
per succhiare acini d'uva nera a settembre
per lavarmi il viso a Gennaio con la neve fresca
per veder nascere la prima ruga
sulla faccia, geografia del mio tempo.
Ma lui fugge sordo al mio richiamo
impietoso non ferma la sua corsa,
anzi si impenna stizzito alla supplica
accellera il passo così che non
possa raggiungerlo.
Esso passa e travolge come macina
ogni cosa schiacciando sotto il suo peso
chiunque non sappia afferrare tutti gli attimi
che riempiono il suo tempo.
Composta giovedì 24 maggio 2012
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