Il piacere connesso alla coscienza (ancora...)
Prigioniero delle tue grida
schiava del mio sguardo
da troppo oppressi da desiderio e ambizione
c'è una fame ancora insoddisfatta...
Io ho messo la camicia, quella rossa... e affilato la mente...
tu, persa nei pensieri del presente e dei ricordi
mentre i semi della vita e dei cambiamenti crescono in noi
mediti, ancora una volta
su questa irresistibile voglia...
Tutto pronto...
al riparo da questa pioggia
sono pronto a manipolare le prime notti gelide
c'è più gusto quando fa freddo...
L'unica fonte di calore sarà il tuo corpo
la mia mente
qualche candela qua e là...
L'eco di un tempo remoto
giunge tremante attraverso le mie mani
e tutti i tuoi sogni riprendono forma...
Non c'è più luce
le candele sono spente
ne abbiamo i segni sulla pelle.
Strafatto dai tuoi affanni
Il tuo corpo, ancora una volta
mi brilla nella mente...
Composta domenica 27 maggio 2012
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