Afflato in serendipità
Ho visto quell'essenza,
ho ascoltato quelle immagini.
Sorridevano cuori ed occhi.
Possedeva il colore pallido
di mille sogni che disincantati
andavano a morire.
Morire in un silenzio fragoroso.
Ho annusato mille battiti,
per amarne solo uno
sapeva di tabacco e cipria,
di valigie fatte in fretta
di chi parte per perdersi
e non ritrovarsi.
Cullandomi dal suono
di quella serata rubata
non capivo cosa fosse stato
estive cicale o labbra serrate?
Mi sentivo schiacciato contro il muro
un peso enormemente leggero
che abbelliva la mia fronte,
corteggiando il mio pensiero.
Era un'assenza di rumori,
una verità bugiarda.
Era un profilo solo in cerca
della sua metà.
Era afflato e risate,
sogno mischiato a realtà.
Era tutto in un abbraccio.
Era.
Composta mercoledì 13 giugno 2012
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