Sorella di vita
Tu conosci la parte peggiore di me,
e anche quella migliore che mi hai
tirato fuori con le unghie e con i denti.
Sei scesa giù a prendermi
in fondo a quel pozzo buio in cui cadevo
senza paura, armata solo delle tue mani.
Quante volte?
Hai messo insieme i miei pezzi
mentre come una bambola
senza elastico mi disfavo nelle lacrime.
Assistito impotente mentre mi
strappavo la carne a morsi
come una lepre imprigionata
nella tagliola.
Ma nei momenti giusti
le nostre grasse risate riempivano
le nostre assurde serate,
tra giochi di bimbe adulte,
tra la neve, nella notte
solo per andare al cine,
e scuotevi la testa quando
ballavo da sola come una matta.
Mi mettevi il rossetto rosso
e mi vestivi dei tuoi vestiti
appallottolando i miei
orribili jeans.
E oggi mi guardi con occhi
scuri e severi per capire
se puoi ancora fidarti di me,
per capire se finalmente
sono diventata grande,
vorrei dirti di si,
ma sai che non so mentirti.
Ma giuro ci sto provando,
scalerò quella montagna di pietra
andrò sù a mani e piedi nudi,
non piangerò quando sanguineranno
scavalcando la soglia del dolore.
Raggiungerò la vetta lassù
dove le aquile rincorrono le nuvole
e pianterò una bandierina con il tuo nome.
E il tuo orgoglio sarà il mio premio.
Composta mercoledì 20 giugno 2012
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