E adesso si è calmato
il vento,
non sferza più,
ma il cuore no,
lui urla,
come se fosse fuori da me
in corsa,
in fuga,
e batte forte,
lo sento,
come una bomba.
E la rabbia,
la consigliera di sempre,
mai ascoltata,
temuta,
ma saggia con me,
lei che mi guarda con sdegno,
io che l'ho tradita,
delegando le mie ragioni a terzi,
io che non gli ho permesso di farsi spada.
Si allontana in cerca di un corpo nuovo,
di nuovo lavoro.
Respiro forte,
fermo al muro,
inutile.
Composta mercoledì 20 giugno 2012
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