Down & confused
Dio dammi solo una sera nel sole,
leggero e libero
dall’angoscia che intasa, dal sangue
che scroscia, disteso
davanti a un tramonto,
senza
dolore. Se soffro l’amore,
patisco ancor più il tuo rancore.
Le more han perduto colore, i tuoi mirtilli
Mi mettono ansia. Parlavo di sali e di spezie,
attonite assurde Venezie. Adesso son freddo
come un lombrico, svanita l’estate,
un ricordo
il profumo del fico. E vivo intanato
in un buco, le spire distese, tranquillo
aspettando la volta del mese. Amore
intorbida l’acqua del fondo, travolge
i ricordi degli argini, e fiume brutale
straripa, sconvolge la mente, si insedia
fra esofago e talamo. E se ti ricordo,
sei il fiore di notte, il frutto appassito,
il dolore
di chi ha fatto tardi al convito.
Composta sabato 31 luglio 2004
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