Solitudine
Solo e sofferente
come penetra lentamente
il gelo nel mio cuore
vibrato dal tremore
per la fine di una stagione
per un finito grande amore.
Prepotente si fa strada
l'interiore freddo come una spada
il pensiero è immobilizzante
da inondare la mia mente
e il sereno cede il posto
alla paura subentrante
che subito abilmente
nel sostituirsi riesce presto.
Animo reagente
o forzato ipocritamente
celato d'insincero mio sorriso
o un parlare volutamente più deciso
quindi allegro a tratti
verso pochi e casuali miei contatti.
E se ancora mia vita ha
salute e libertà
con tutta forza e protezione
ma anche altro lei mi da
una nuova immobile stagione
senza più il mio grande amore.
Ed è per questo
che tutto quello non può bastare
se dentro l'anima scende presto
di ghiaccio una fuliggine
di solitudine gelo e pioggia
fino a un solco a creare
forse una voragine
che mai si può sanare.
Se dentro l'anima un uomo
di solitudine ha una vuoto
che mai si può colmare.
Se dentro l'anima senza amore
di solitudine è un dolore
che mai si può lenire.
Se dentro l'anima vi è un male
di solitudine che sale
e che mai si può guarire.
Se non in un solo modo
che io credo profondamente
è il più semplice e naturale
quello di aver per sempre
un amore che ti vuol bene
che ti vuole veramente
e nel modo più naturale
nient'altro che starti vicino
ma ogni giorno
in frantumi frana il sogno
al risveglio del suo mattino
quel sogno che ogni notte fa ritorno
quando con me
si voleva addormentare
quando con me
si voleva risvegliare
quando con me
voleva rimanere
quando vicino a me
semplicemente voleva stare.
Composta domenica 1 luglio 2012
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