pasta al pomodoro per due
E adesso
che facciamo,
i gomiti sul tavolo
sostengono il mento,
i due piatti che ci aspettano,
ormai freddi,
gli occhi che guardano oltre,
basta evitarsi.
Io immagino
di essere a cena da un'altra parte
con qualcun altro.
Tu,
posso immaginare
cosa immagini.
È ciò che mi ricordi ogni giorno,
con i tuoi schiaffi di lingua
in faccia,
Ti innamori di un uomo
e sposi un fallimento,
una bella fregatura.
E dopo
rabbia
solo rabbia,
con te,
con me,
spesso anche con i piatti.
E ricorri alla tua cura,
quelle bottiglie mezze piene
nascoste ovunque,
cosi nascoste bene
che ormai
quasi ci cammino sopra,
non so se te ne freghi
o se non te ne accorgi.
Almeno tu
un rimedio lo hai trovato,
il male giusto
per curare il male sbagliato.
Io cerco ancora,
ma non trovo nulla
continuo a calpestare i vetri
stando attento
a non pestare i cocci.
Composta giovedì 16 agosto 2012
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