In un urlo
Vorrei evaporare la tristezza in un urlo,
accecarla con un pugno,
insordirla con un acuto,
mandarla via con uno starnuto.
Mi accontento di cantare, di liberare,
l'anima inquieta
che nessuna canzone mi vieta,
di assisterla quando la vita stona
e quando una nota ancora la consola,
tra la tempesta fulmina e tuona,
e la pioggia sempre più forte cola.
Una voce ancora si ode,
mentre la malinconia deride e gode,
ma quella voce è forte: resiste,
e con tenacia sempre insiste:
si vuole imporre,
impavida continua a farsi sentire,
la sicurezza vuole adesso esporre.
Ambiziosa! iIl mio coraggio vuol far uscire.
Questa voce ha un'abitazione,
è la voce del mio cuore.
Composta lunedì 6 agosto 2012
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