La piana di Giza
Mi trovo all'inizio del deserto,
dietro me, la metropoli del Cairo,
avanti a me tre piramidi,
Cheope, Kefren, Micerino,
tre grandi Faraoni,
Padre, Figlio e nipotino,
sono li, impalato, a guardarle,
mi sento piccolo, un moscerino.
Nella mia testa, è tutto un susseguirsi,
di nozioni, che nel tempo ho letto, ho studiato,
una lettura, che, da senpre m'ha apassionato,
mi assalgono dubbi, che quella meraviglia,
possa averla fatta l'essere umano,
la loro perfezione, la loro dimensione,
fa vacillar le mie conoscenze,
la saggezza, la mia convinzione.
Poco più sotto,
immensa, la mitica sfinge,
un corpo da leone, col viso da faraone,
accovacciata, ai piedi, lì, a protezione,
a scrutar le stelle, se vede apparir,
di Orione, la costellazione,
tre astri nel cielo, che le tre piramidi,
riproducono sulla terra, a perfezione,
la mia mente, è in confusione,
che spettacolo, che emozione.
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