Come una morsa
Io ti vedo,
ti vedo riflesso
con mano protesa
per dare una carezza,
o per sferrare rabbia
col pugno chiuso.
A volte piangi,
a volte sorridi,
ti senti solo, sempre.
Non bastano le illusioni
a risvegliare i sensi,
vuoi di più,
vuoi una strada vera
fatta di pietre da levigare,
io ti vedo,
la sogni,
sai che non la troverai.
Il soffitto scende,
è sempre più basso,
ti schiaccia come una morsa,
ti soffoca,
aspetti indolente,
che lo spazio si riduca
fino a toccare la pelle
e che sia buio, sempre.
Io ti vedo,
alza le mani
a respingere quel muro!
Composta mercoledì 26 settembre 2012
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