Lamento mortale
Cupo il giorno,
fredda l'estate,
a riccio si chiude
il cuore che tace.
Gelo in silenzio,
sussurro un sospiro,
d'amaro veleno sà
l'aria che respiro.
Si spinge più in là
la voglia di calore,
la vita di tenebre
ha il livido sapore.
Stendo lo sguardo,
mi volto e vedo
il mondo, urlo il mio
grido in un sordo
secondo.
Teme il contatto,
l'eco è agonia,
maledice il vuoto
di se che gli fa
compagnia.
Ma adesso
mi spengo,
ma adesso non sento
il cuore che duole
in mortale lamento.
Composta domenica 7 ottobre 2012
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