L'urlo del nascituro

Madre,
luce non vedo,
nella mia bocca socchiusa, riporto con grazia il mio minuscolo pollice.
Galleggio nel tuo ventre al riparo dal freddo e dal caldo,
nei tuoi passi, mi cullo, sommosso come su acque sospinte.
Ti sento parlare, ti sento gridare,
il mio cuoricino palpitare!
Cos'è quel bisbiglio che odo la sera?
Tu gridi al papà: non voglio non posso,
è meglio abortire!
Mammina di cosa non vuoi che io faccia?
Vedere la luce del mondo, i fiori, la grazia di Dio?
Sentire le tue mani sulle mie, il tuo tenero abbraccio vorrai impedire!?
No! Mamma ti prego non farlo!
Io voglio vedere le stelle nei cieli,
annusare i profumi dei fiori,
correre sui prati, sentire l'abbraccio del mio dolce papà!
Le tue mammelle son fonte di vita
lascia che io mi nutri al tuo petto!
Non solo il tuo latte io voglio il tuo affetto!
Mammina mia sei addolorata?
Tu parli con lacrime, i tuoi versi di pianto.
Mammina odo un frastuono, cos'è quel trambusto?
Si avvicina, mammina ho tanta paura,!
Mammina mammina mi ha preso i piedini,
oh mammina ho tanto dolore anche alle gambe.
Mammina mammina non mi lasciare,
ho tanto dolore.
Composta giovedì 22 novembre 2012

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