Immaginai un giorno
Immaginai un giorno
come una chitarra l'aria
e furono storie e canzoni
a passare di labbro in labbro
Immaginai un giorno
un tram nella bruviera
ma tanto era il brontolio
che di cacio mi venne illustre
negli occhi la gruviera
conobbe greco e francese l'illustre
che negli uffizi radica da quercia
Che il tempo s'arrese alla evidenza
Immaginai un giorno
Di scrivere questo per diletto
Senza sfociarla in filastrocca o dentro ad un letto
Immaginai un giorno che una terra bollente di laghi
si incamminassero verso il gelo duro della Siberia,
immaginai la stessa terra su due gambe
gli stessi laghi come occhi
Lo stesso torrido suolo
come il suo IO.
immaginai un giorno che nella Tundra vi era una forte tormenta
di neve bollente ed ustionante
immaginai nella stessa tundra ruggiti del vento che scappava
lasciando orme di decisione veloce come un lampo.
All'insaputa che io impotente con il capricorno
avvertì, dedussi e lo vidi, del ghiaccio una lastra immobile
ed una spinta amara, ed a terra entrambi in amore
diedi un pugno alla terra, che nell'onda della sua forza
spezzò la lastra ed una firma al prossimo volo del mio caro pupillo.
Composta giovedì 20 dicembre 2012
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