Il solito, grazie
Perso nel silenzio della notte
il fegato mi chiama
e sussurra
datti una calmata ho ancora bisogno di te
io sorvolo con il pensiero e mi perdo
nel vuoto più totale che solo una birra finita ti può dare
ho la cicca, l'ultima, della nottata
ormai
trasformatasi in mattinata
tra una rissa e dei pugni secchi
finisco con lo svanire di questo giorno
strano e inutile
come quelli che seguiranno
ma almeno qualcuno mi ha chiamato
il mio fegato mi ha avvisato
triste e solo mi spoglio
solo svanisco nel mio letto
dopo la solita tappa
verso il cesso
la mia casa.
Composta domenica 6 gennaio 2013
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