Scritta da: Ciro Orsi

Da lontano

Ti amavo da lontano quando tu
scivolavi leggera, intoccabile,
lontana tra la gente tanto diversa.
Osservavo le tue movenze misteriose
standomene nascosto
celato al tuo sguardo.
Amavo la tua danza
vaga e leggera
i tuoi sorrisi privi di senso
le tue labbra troppo lontane
per me che spiavo nascosto nell'ombra
una creatura strana tanto lontana.
Sorridevi, parlavi, danzavi
e non sapevi che io da lontano
ti amavo in silenzio.
Creatura strana ti amavo così
restandomene nascosto,
creatura straniera, misteriosa
nella tua immagine lontana
e inavvicinabile ponevo
sogni e illusioni,
lacrime e sorrisi
favole e ricordi.
Cos'eri per me? Tutto.
Tutto ciò che era lontano, tanto lontano.
Come posso amarti ora
che carezzo la tua pelle
così vera, delicata e morbida?
Come posso amarti ora
che comprendo i tuoi sorrisi,
e capisco le parole
che dal fondo dei tuoi occhi
penetrano dentro
come un trapano
e non trovano mai una fine,
un punto preciso
per dire basta?
Come posso amarti ora
che mi sento ferito
dai tuoi silenzi senza dignità
e dormi nel tuo odiato
divano letto-fitting
e sogni forse di andare via?
Ciò che amo, è sempre lontano.
Composta domenica 4 dicembre 1977

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