Montagne dell'Irpinia
Fascinose cime
che s'ergono selvagge
su rustiche valli,
tra il verde frascame,
l'umide zolle
e gli aspri dirupi...
Gelide polle, tra bianchi scogli,
s'allungano pei ripidi sentieri,
tra lo stormir di fronde
al sibilo dei venti...
Antiche sonorità serali
riecheggiano dai borghi:
lo scampanìo d'un gregge,
i fischi dei pastori,
i cigolanti carri
e i secolari canti
di contadini stanchi...
Barbe incolte sulle vermiglie gote,
rami secchi agli angoli degli occhi,
mani incallite da consumate vanghe.
Al fianco le dignitose donne,
compagne nel lavoro,
compagne nella sorte...
S'allargan le narici
al fiuto di tabacco,
s'innalzano nell'aria
girandole di foglie,
annega tra le rocce
il sole all'orizzonte...
Rintocchi di campane
raggiungono i crinali,
mentre la sera soffia
sul fumo dei camini...
Percorso dai sussulti
è il cor della zitella
che occhieggia
sovra l'uscio
in speranzosa attesa...
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