Parole al vento
Ed era una Poesia quell'atmosfera
sul fremito del vento che tremava
la fiamma alla candela, la paura
del buio alimentata dalla sera
e il mare che sfiorava la ringhiera.
Li mossi dentro l'acqua i primi passi
dei sogni che svanivano tra i veli
di vele all'orizzonte e gli occhi rossi
di nostalgia cercarono riflessi
di stelle nelle stille e... quante falle!
La bolla sballa sull'inconsistenza
del niente, ognuno scrive ciò che sente,
la mano tesa chiusa dentro un pugno
d'aria, parole a caso e per il naso
ti prendi dietro il nulla che confondi.
Vuoi un vaso in raso rosa? rosicchiato?
o preferisci il freezer con la neve
di primavera, inverno, il giorno breve
già foderato d'alito notturno?
Merlino soffia il fuoco da un camino
di fumo senz'arrosto, forse appanna
la vista, ma non sazia, non conquista,
meglio una buffa nuvola di panna
che adombra il sole e al buio non inganna.
Parole, quanto è facile incartarle
col luccicore di lustrini, fiocchi,
nastrini, pizzi, merli e sono sberle
per chi col niente si ritrova a berle.
Composta mercoledì 23 gennaio 2013
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