Scritta da: Barbara Brussa

Eppure c'era il sogno

Ti guardo un istante, prima di andar via
Conto le assenze collezionate nel tempo
quel vuoto che brucia visceralmente
Conto i sorrisi costruiti su labbra
che tradirono e mille volte ingannarono
Conto gli anni sprecati ad inseguire
un sogno edificato sul nulla
Conto tutte le cicatrici di ferite
che ancora riescono a sanguinare

Eppure c'era il sogno a riempire le crepe del cuore
Una voce che sempre ti cercava
e più d'ogni altra cosa ti bramava
C'era nell'aria la magia dell'antica promessa
che si rinnovava ad ogni sfiorar di labbra
e ad ogni intreccio di mani
C'erano occhi che insieme si fondevano
nei colori dell'amore

Ora mentre mi guardi andar via
smetto di contare i miei passi stanchi
su quel tappeto di sogni ormai liso
E mi avvio lentamente
con le antiche promesse incastrate in gola
a soffocare il sogno
Non conto più nemmeno le mie lacrime

mi chiedo soltanto quante volte ancora
dovrai massacrarmi l'anima
e farmi sanguinare il cuore
prima ch'io mi decida a distruggere
quell'immagine che io stessa
t'ho dipinto addosso

Un'immagine onirica, dolcissima
ma fasulla
Come tutto ciò che ti appartiene.
Composta venerdì 1 marzo 2013

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