Un cosmonauta dimenticato
Braccia conserte
davanti una luce digitale,
chiuso dentro questo guscio;
chiuso in una cabina spaziale
dimenticata sulla terra.
Sottolineo qualche riga,
di questo decalogo,
di questa vita che mi aspetta.
Là fuori l'atmosfera non è respirabile,
qui dentro vivo dei miei sospiri,
delle mie parole.
Un altro giorno da segnare,
un diario di bordo che conosco a memoria.
Leggo per non dimenticare,
scrivo per rimanere sveglio.
Non so quanto si possa andare avanti,
non so per quanto tempo ancora,
non so più nulla.
Perché sono qui?
Dove sono tutti quanti?
Non c'è più nemmeno il sole.
Rimangono soltanto le mie parole,
le mie pagine, i miei sogni.
6 Settembre, anno 2014 – Continuo a ricordare.
Composta domenica 6 settembre 2009
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