Come una bella morte

Sei tu la miniatura che il divino
m'ha scolpito negli occhi prima ancora
che avessi ad incontrarti
e di provare
quanto tu sia un violento maestrale
che mi percuote il ventre al solo sguardo.

Tu sei un perenne affresco nelle stanze
della mia fantasia: volate d'ocra,
caldi tocchi di terre colorate,
forme superbe dai gentili tratti
nei cui odorosi anfratti
mi si annida copioso il desiderio.

Ogni scader del tempo, ogni qualvolta
mi saluti che vai,
temendo sia la fine,
mai sazio di te, cedo all'addio
come a una bella morte
dalla quale
m'è forse dato ancora di risorgere.

Con le tue lunghe mani
allora ancora agile disegni
trecce spirali di pensieri fusi,
la cera velata sul tuo volto
si scioglie nel calore d'un sorriso,
nel brillar delle perle,
nei tuoi passi,
s'intrecciano e s'involano promesse
come eco all'idee ch'ho dentro l'anima...
Composta giovedì 31 luglio 1952

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    Riferimento:
    Quando si ama intensamente la morte può divenire promessa di eternità.

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