Artisti
Alla ricerca del cristallo
per guardarne i visi diseguali.
Assaporiamo
avidi e amanti
ciò che siamo
o vorremmo essere.
Lavoriamo nella viltà
di chi non comprende,
di chi incensa,
di chi uccide
con indifferenza.
Raccogliamo le grida
di gioia,
di dolore,
i sorrisi
e le lacrime del mondo.
Alziamo i cocci
verso il cielo:
il vaso
si è fatto sangue.
Solitudine.
Calore.
Luce riflessa
di scintilla interiore.
Mariangela Ungaro
Sto parlando degli artisti, alla ricerca della loro ispirazione: quando hanno trovato il loro "cristallo" allora lo ammirano e colgono le diverse sfumature che può assumere la loro espressione o il materiale che è scaturito dal loro talento o istinto.
Successivamente entra in gioco la ragione che li porta a lavorare il loro oggetto ed essi seguono il loro gusto che è generato da quello che è il loro mondo interiore o ciò che la loro ambizione gli suggerisce.
Assaporano il loro oggetto finito, sia esso una poesia, una musica, un'immagine.
E mentre lo fann, spesso si accorgono che nel loro lavoro appare la denuncia di ciò che essi ritengono sbagliato nel mondo che li circonda, o la gioia della loro stessa vita...
E qui subentra il fruitore che a volte non comprende il messaggio dell'artista, a volte lo incensa senza cognizione di causa, a volte ancora lo critica in maniera distruttiv o peggio, è completamente indifferente. L'artista resta solo: infondo il suo creare è un atto d'amore. E tutto ciò che desidera è amore: non gli resta che sperare che ciò che ha creato possa consolarlo... Ma il cristallo non emana calore... Solo luce riflessa di quella che è stata la primigenia scintilla, scaturita dalla sua anima.
dal libro "Tra musica e poesia" di Mariangela Ungaro
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