Quando si è persa l'anima
Tu, alawita siriano,
rinneghi il fratello
e senza ritegno
rovesci l'involucro
della tua coscienza.
Mostri al popolo,
senza pudore,
le tue interiora,
mentre l'anima tua
viene rapita
dai conati di fumo
vomitati da Aleppo
e dalla regale Damasco.
Il tuo seggio
è un trono di pietra
grondante di sangue,
che fluisce dal tormento
delle tue brame.
Logoro è lo stendardo
che resiste al vento
della shari'a,
ma si piega lo stelo
della tua dinastia.
Bashar al-Asad,
domani il tuo esercito
sarà terracotta,
sepolto tra le macerie
di una misera storia.
Sarà allora
che il viandante siriano
ritroverà l'antico destino
tra la sua gente
non più prigioniera
del lungo silenzio
e la seguirà
nel suo nuovo cammino.
Composta mercoledì 22 maggio 2013
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