Silenzio sinfonico
Piccola aspra goccia
cristallizzata e contorta
che perenne ed inarrestabile
solca le pareti della mia casa
vuota e spenta
quasi quanto questo rozzo cuore
di troll piccolo e schizofrenico
per incapacità di dissetarsi
con le mani a coppa,
traboccanti spesso
d'ogni antico vuoto.
La roccia al collo
mi trascina nell'antro,
non resta che buio
a comporre silenziose
sinfonie mielose,
assorto da un coccio scolpito nel marmo
incompleto ed instabile
srotolo la pellicola sedentaria nel negativo
rimuginando menzogne.
Così scavo nell'ombra
che oramai non è che un altro sole
più triste e friabile,
amaro ed appassito.
Composta lunedì 1 gennaio 1900
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