Schiamazzi
Non più ci trovan a vagare la notte
scivolati nei canali secchi
fra le farfalle appese ai muri,
gufi in rami fermi che incassano la pioggia
goccia dopo goccia
nulla riempie
l'assidua grandine
cade con vita
in costante perdita
nello specchio il forestiero
lega il numero al complesso,
ma non bastan le mie mani
per saldar i conti
sulla cima del mio comò
che mai risplende
di nuovo tempo,
il fracasso d'una sveglia
a cui non importa.
Composta lunedì 1 gennaio 1900
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