Realtà onirica
Non confonde lo sguardo il mare e il cielo
in questo guardare che sa di prato,
ma negli occhi si accascia un sottile velo
che, gloria lo scuro e non l'assolato.
Feriti stiamo come sta lo stelo
memore del suo fiore colorato,
qualcosa lo amputò, forse fu il gelo.
Ed ora, piange, solo e desolato.
Non siamo degli steli e, il nostro sguardo,
Deve saper porre un seme molto lontano.
Lanciato a tutta forza come un dardo!
Con passione, mai sarà un gesto vano
Anche se il suo germogliar sarà tardo.
I sogni, quelli veri, arrivan piano!
Composta venerdì 19 luglio 2013
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