Scritta da: Jutka Csakanyi

Sono una donna stupida

Sono una stupida, per di più una donna stupida
Sono la madre, la fertilità, la terra
La creatrice, procreatrice
Di quelli che ti dicono, puttana!

Intellettuali dotti, ridotti
Uomini dalle parole vanitose,
Untuose, suntuose, mostruose
Sono parole di uomini
Parole di questi tempi, di questi giorni
Parole usate ieri, vanno bene anche per domani
Il mondo è fatto sempre di contemporanei
Di scrittori, di filosofi, scienziati,
Poi ci sono i cantautori e i poeti!

Oh, sì i poeti!
Sono quelli che hanno gli animi mobili, nobili
Cadono in facile sublimazione,
Hanno le voci sommesse
Si commuovono dalle proprie parole,
Quando i loro versi sono,
Declamati, misurati, recitati, sviscerati,
Sono quelli che tengono i fogli nel cassetto
Che hanno un desiderio segreto,
Denudare l'anima Narcisa,
Senza provare alcuna vergogna

I poeti non scrivono per se stessi,
Ma per voi gente comune,
E se non avete capito niente
Perché sono versi concettuali
E io che sono una donna stupida
Ogni tanto scrivo dei versi.

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