Carenze d'un sole
Non
lascerò più
al pensiero, ancor respirare
il tuo cielo, né inseguirne
gl'amati colori
O sognarne la notte, quei suoi più
lievi tepori
Ne più scorgerai la mano, ha mendicare carezze
a rincorrer l'ebbrezza di quel sapore di voce
racchiusa in dolci
parole
Ceduto alla resa, come bimbo affamato d'un pane
con dita tremanti d'attesa
Solo con le ciglia sbarrate, innanzi al'ignota
timorata croce
Resteranno i miei occhi rinchiusi
nel buio più scuro
del cuore
Discosto e carente
d'un sole.
Composta lunedì 14 ottobre 2013
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