Che notte stanotte
Che strano stasera
guardare al tempo passato,
riflessi di specchi lontani
di visi sfuocati
tra impronte di mani
lasciate e inchiodate
nell'anima mia.
Gioia che preme
sul cuore contuso
da sogni bambini
ormai lontani
che non voglio lasciare.
Eppure ogni ferita
seppur medicata
ancora dolente
non voglio scordare,
sento ancora il dolore
rimbalzare muto
sulla mia pelle,
mi aggrappo tenace
ad ogni soffio di vento
che mi trascina lontano.
Un alito di vita
che vibra e reclama fiato,
si espande e libra
in luci multicolori
ed esplode senza rumore
nel silenzio di questa notte
muta e silenziosa.
Composta domenica 22 dicembre 2013
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