SCIROCCO D'APRILE
Scompiglio nei capelli,
calura sul viso,
e d'ombra bramosia.
Germogli intorpiditi,
fiori intristiti fra i verdigni rami.
Respiro che m'insegue,
mentre le vette
di monti a me cari,
alle mie spalle,
poggiano le chiome su scie
intrise d'orientali colori.
Rosee e scarlatte
nubi al tramonto
ancor più intense,
per sabbie infuocate
che affanno portano
ai già stanchi corpi.
M'appresto alla fresca fonte
per fronteggiar la calura,
che ancora rimbalza dai muri
delle case, come per liberarsi anch'esse
dal peso dell'afoso giorno.
Cinguettanti ricompaion gli uccelli
dal fresco degli ulivi e degli olmi.
Un cane si sdraia ai piedi
d'una fonte fresca e gioca
con i provvidenziali spruzzi.
Lenti cambiano i colori ad occidente,
fin quando l'avanzar della notte non li assorbe
e ritorna la fresca calma della sera.
Composta mercoledì 25 dicembre 2013
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