Neanche te ce la faresti senza di me
senza prima fuggire dal perno del tuo io
da quei punti neri, grigi, incolore
che, tradotti diversamente
assomigliano alla "petit morte"
la petit morte, petit morte, petit morte
è proprio quel respiro che diventa assente
come une piuma appesa in un ramo del vento
dopo un esplosione seminale. Proprio
a quel fluido momento ci si sente il bisogno
di invocare ciò che ti fa sentire aria
cielo, scendi due palme più giù
mare, spingiti due piedi più in là
vento, diventi l'arco magico nelle dita del vento
diventi violino
poco prima di trasmigrare in brezza
in brezza sottile che risuona attorno al tuo corpo
il violino della mia follia.
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