Scritta da: Dario Pautasso

Il Sole

Sono entrato nella piazza
curvo sotto il peso
che portavo ben chiuso sulle spalle:
la gente ronzava come sempre
ed io ho detto: eccovi!
Eccovi il sole,
non ve l'aspettavate da me!
Ho lasciato cadere quella palla
infuocata di meraviglia
proprio lì, ai miei piedi.

Tutti si coprivano il volto,
abbassavano lo sguardo
urlavano come impazziti.
Spegni quella maledetta luce!

Ben presto la piazza era vuota
solo il vento brontolava nel candore.
Le persone, tutte, chi qua chi là
s'erano rifugiate nelle stalle
nei bunker antiatomici
nelle cave delle miniere
ovunque fosse buio.
Abbandonai il sole e le seguii
dentro uno scantinato sudicio
immondo d'odori di
sudore e lacca e fiati gravi
e deodoranti e merda e paura.
Allungai le mani per farmi spazio
e sentii le forme cadenti
dei corpi compressi nell'oscurità,
m'appoggiai al ventre obeso
di una vecchia donna
che si strinse al muro bestemmiando
e finalmente ero calmo
finalmente sicuro
finalmente a casa.

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    Scritta da: Dario Pautasso

    Commenti


    12
    postato da , il
    ;)
    Guarda che si può capire molto di una persona se riconosce qualcosa in una poesia cosi' legnosa. Occhio Giuditta!! ;)
    ...Sei dolce, come sempre... un bacio!
    11
    postato da , il
    L'ho aggiunta nei miei preferiti..... questo è il mio commento... dopo
    averla letta un infinità di volte..... ma non si può votare sempre!!!
    10
    postato da , il
    Non ci siamo capiti... comunque, ti ringrazio!!
    :)
    9
    postato da , il
    Osp.. perché dici che l'ho dispregiata??
    Da cosa capisci una cosa del genere??
    No no, la pelle d'oca non mi arriva quando sento qualcosa di negativo..
    E il pazzesca, è perché proprio mi è piaciuta..
    8
    postato da , il
    sì, su questo hai ragione..

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