Il gelo
Lento, inesorabile e grigio,
un triste manto
scende e mi avvolge
e, sola, in silenzio
scruto e cerco
nell'assenza di luce
uno spiraglio di sole,
un alito di vita.
Veloce,
respiro quest'aria
sporca, densa
e carica di fumo,
satura di polvere,
scorie e macerie,
sogni e illusioni,
ridicoli,
fantocci di paglia
che in un attimo atroce
un artiglio animale
ha lacerato e distrutto.
Fa freddo,
brividi di gelo
corrono sulla mia pelle,
entrano dentro
e mi invadono,
giù nel profondo...
il cuore rallenta,
si chiude e combatte
contro frecce di ghiaccio
che puntuali e precise
arrivano e colpiscono,
veloci e senza pietà.
Frenetica,
la mente analizza,
osserva e compone
pensieri, progetti
ricordi e sensazioni
e riesce
finalmente a creare
un valido mezzo
per arrestare
il gelo che avanza.
Nel silenzio che mi avvolge
lentamente mi spoglio
di amarezze ed inquietudini
macerie e paure...
e un sorriso
mi illumina il viso,
come l'alba del giorno,
nell'attimo in cui
la vita ritorna
a scorrere in me
e mi scalda di nuovo.
Sola, stanca e ferita,
ma serena e sicura
mi copro e mi vesto
di speranza, fiducia
e di voglia di vita
mentre,
ogni atomo del mio essere
grida all'intero Universo:
"sono qui,
sono viva
e ciò che
non mi ha ucciso finora
mi ha solo reso più forte!"
Composta domenica 20 aprile 2014
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