Di nuovo
di nuovo
A respirar betulle e faggio, nel cammino
Io e questi monti e, questo incanto
E la natura ostaggio
Osservo i funghi anch'essi
Osservo il sole e la luce ghirlanda
In questo lebbrosario inquieto
Accomunati a questo mal di vita
infinito, itinerante
ultimo destino quale meta
più la fantastica e i colori
più la solitudine e la gioia
più niente.
Composta lunedì 28 aprile 2014
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