Assassino di un sogno
Era un volo ingenuo di bimbo, senza pudore e senza rancore,
s'innalzava gonfio e leggero, sospinto dal soffio ardente dell'imprudenza,
hai avuta paura, censurasti le parole ardite dell'incoscienza,
contasti i soldi nelle tasche, misurasti il tempo e le distanze,
ne hai punito l'arroganza, condannato la stupidità, negato la follia,
l'angelo spogliato, pieno di vergogna, senza la sua bella tunica rossa, confuso,
ancora tentò impacciato il suo volo, lottò contro il peso della gravità,
cieco per le lacrime che gli oscuravano la vista, sorvolava rasoterra,
senza trovare la direzione, senza capire dove stava il calore del sole,
ma ad un tratto sentì lacerarsi la carne in un baleno,
cadde violento sul suolo, si toccò, non usciva sangue,
sul suo volto non c'erano più lacrime, il dolore non straziava i suoi muscoli,
senti il nulla, corse davanti allo specchio, guardò ma non vide niente,
perché i sogni, come i demoni, non si riflettono.
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