Sulla riva
Impacciata m'incastro
tra le note che suono
stono lieve
con le mie malinconie
fino a che l'alba
armonizzi il mio canto.
Strisciando rincorro
i tasti fuggenti
di un sereno porto
che ha accolto il silenzio
e ha dimenticato il mio cuore
gettato tra le onde
in una bottiglia di vetro.
La riva dove poso
ad occhi chiusi
con semicrome
tra i rossi capelli
e una coda imperturbabile
io, sirena, ondeggio
al punto di partenza
di questo cuore
disperso tra le acque,
affidato al vento
e alle maree.
Combatti senza gloria
e affoga il tempo
un giorno lontano
tornerai a me,
ad accordare
la mia arpa,
oh vento di tramontana
in te ho riposto fiducia.
Mi lascio cadere
nell'abisso
della musica dell'universo
e con quiete di pietra
attendo
il mio ritorno.
Composta lunedì 2 giugno 2014
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